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I Giocattoli presentano Teletrasporto (e sembra il singolo perfetto per questo 2020)

Fuori per Giungla Dischi il nuovo singolo dei Giocattoli, band di Palermo che ha segnato la scena it-pop con il singolo Bill Murray. In autunno il nuovo album.

Fuori da venerdì 19 giugno 2020 per Giungla Dischi il nuovo singolo della band di stanza a Palermo che ha segnato la scena it-pop con il singolo Bill Murray, pubblicato sul finire del 2017. I Giocattoli sono diventati grandi, e lo dimostrano con questo nuovo capitolo che anticipa un nuovo (secondo!) album in uscita quest’autunno.

I Giocattoli sono Duilio Scalici (voce), Ernst Mormile (chitarra), Davide Casciolo (batteria) e Laura Maltese (voce, cori). Una band siciliana che si affaccia sul panorama musicale con il singolo Bill Murray, subito primo nella Viral 50 di Spotify.

Ad aprile 2018, esce il loro primo album Machepretendi per Giungla Dischi, che si avvale della produzione artistica Enrico Roberto aka Carota (Lo Stato Sociale) e Nicola Roda aka Hyppo (Keaton) e al quale è seguito un tour di oltre 50 date in tutta Italia.

Con i singoli successivi Ailoviù, Astronauta e Non è Caracas feat. Cimini, i Giocattoli entrano nelle maggiori playlist di Spotify (Indie Italia, Viral 50, Nnew Music Friday) e in rotazione nelle principali italiane.

Nel 2020 uscirà il nuovo disco dei Giocattoli, prodotto da Alessandro Forte e missato da Iacopo Sinigallia, pubblicato da Giungla Dischi ed edito da Warner Chappel Italia, distribuito da Believe Digital.

Sebbene sia stato scritto più di un anno fa, Teletrasporto è un momento sfacciatamente intimista che si adatta perfettamente a questo 2020. Il brano affronta infatti l’esigenza di abbattere le distanze tra persone che si amano, in un periodo come quello che stiamo vivendo, dove la distanza (sociale e geografica), l’assenza di live e forme di aggregazione, è una forma di normalità che non è per nulla scontato venga abbattuta presto.

Un brano che descrive perfettamente il desiderio di poter stare accanto alla propria metà ogni volta che lo si desidera, per annientare le distanze, i muri, le barriere e vivere una vita insieme. Teletrasporto vede la partecipazione di Walter Pandolfi al basso, già bassista per TheGiornalisti, Galeffi ed altri.

Come vi siete conosciuti?

Siamo tutti quanti amici datati e già compagni di musica con altri progetti alle spalle.

Chi vi ha ispirato a fare musica?

Veniamo da generi differenti, tra i nostri idoli del passato: The Cure, Radiohead, Red Hot Chili Peppers, Guns’n’Roses, Queens Of The Stone Age, Lucio Dalla, Lucio Battisti, Ivan Graziani ed altri.

Teletrasporto è il vostro nuovo singolo. Come avete vissuto il periodo di quarantena e in che modo Teletrasporto è legato a questo periodo?

Il periodo della quarantena è stato molto produttivo e fortunatamente non ci è pesato moltissimo. Teletrasporto in realtà è stata scritta più di un anno fa, dedicata a chiunque vivesse un rapporto a distanza con parenti, amici e amori. Oggi però effettivamente si rivela più attuale che mai a causa del periodo vissuto. Purtroppo in tanti hanno vissuto la quarantena in solitudine, soffrendo parecchio. Chi non avrebbe voluto costruire una macchina del teletrasporto con degli scatoloni di cartone ed un po’ di scotch?

Bill Murray, Xavier Dolan, Freddy Krueger: nei vostri testi non mancano le citazioni cinematografiche. Da dove nasce la vostra passione per il cinema e per il mondo video?

Duilio: Il cinema è parte fondamentale della mia crescita creativa. Faccio il videomaker per lavoro e sono cresciuto a pane e film. Quindi l’influenza che notate nei testi che scrivo è del tutto naturale e spontanea ovviamente. Il cinema è e sarà sempre la mia grande passione!

Ho ascoltato la vostra versione di Verde di Federico Fiumani. Cosa vi piace dei Diaframma?

Per noi i Diaframma sono uno dei migliori gruppi storici italiani. Fanno parte della new wave ma hanno una cifra stilistica unica ed inimitabile. Riescono ad essere dolci e graffianti al tempo stesso. Se ne fregano da sempre delle regole. E ci piacciono cosi per come sono. Ci piacerebbe molto collaborare con Fiumani.

Come sono nate le collaborazioni con CIMINI e Management?

CIMINI l’abbiamo conosciuto durante le registrazioni del nostro primo disco negli studi Garrincha, abbiamo stretto subito amicizia e quando siamo andati nuovamente li a registrare Non è Caracas abbiamo subito pensato a lui per un featuring! Con il Management invece ci conosciamo da tantissimo tempo. Duilio aveva già realizzato per loro dei videoclip musicali ed eravamo rimasti tutti in ottimi rapporti. Finito il provino di Fumo Passivo abbiamo contattato loro per un feat. e si sono visti subito entusiasti per questa collaborazione.

Che rapporto avete con Palermo e la sua scena musicale? Avete mai pensato di cambiare città?

Palermo è piena di grandissimi talenti musicali. Per quanto possiamo amare la nostra città molto spesso purtroppo in questo ambito ha dei limiti, infatti abbiamo spesso pensato di andare a vivere a Roma. Ma Palermo è cosi bella che abbandonarla è difficile.

Quanto è importante per i Giocattoli “rimanere bambini” in ambito creativo?

Rimanere bambini è importantissimo. Si può ovviamente cresce e maturare come persone e come artisti. Ma conservare il fanciullino interiore di cui tanto parla Pascoli è una delle cose più importanti per fare musica o arte in generale… Forse anche per vivere meglio.

Se doveste sintetizzare il vostro progetto in una frase?

Sii te stesso; tutti gli altri sono già stati presi. (Oscar Wilde)

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