Ulai Talks è la nuova rubrica di Ulai che racconta il nostro presente attraverso una serie di video-interviste in fatto di musica, arte e società. Per questa puntata abbiamo intervistato i perugini Elephant Brain che ci hanno parlato del loro primo album Niente di Speciale e di cosa significa fare musica a Perugia. Li abbiamo incontrati in occasione del Rise Festival, festival padovano di musica indipendente tenutosi a Settembre presso il Parco degli Alpini.
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Chi sono gli Elephant Brain
Gli Elephant Brain sono Vincenzo Garofalo, Andrea Mancini, Emilio Balducci, Roberto Duca, Giacomo Ricci. Nascono a Perugia nel 2015, anno nel quale iniziano a registrare il loro primo EP nel Fuori Produzioni, una realtà alle porte di Perugia diventata una “seconda casa” per la band e attuale sala prove/studio di registrazione.
L’EP uscito nel novembre dello stesso anno riscuote un buon riscontro di critica e pubblico. Da marzo 2016, suonano in giro per l’Italia. Li troviamo in finale ad Arezzo Wave Umbria 2016 e ad aprire i concerti di Ministri, The Zen Circus, Giorgio Canali, Landlord e altri.
Dopo qualche anno fuori dalle scene, nel marzo 2019 iniziano a registrare i pezzi che andranno a comporre Niente di speciale. È questo il titolto del loro primo album, in uscita il 17 gennaio 2020, registrato e mixato presso il Fuori Produzioni e il Brigadoon Studio da Jacopo Gigliotti dei Fast Animal And Slow Kids.

“Questo disco racconta tutto quello che abbiamo vissuto nei due anni in cui ci abbiamo lavorato, in un momento delle nostre vite molto complicato. Abbiamo condiviso idee, tempo, prospettive, volontà, momenti belli (bellissimi) e brutti (bruttissimi); trasferimenti, rapporti umani interrotti o iniziati, cambiamenti lavorativi, trasferte più o meno lunghe, qualche nuova cicatrice.