Martina Bertacchi è una fotografa italiana che forse conoscerete per il profilo Instagram @unfioresullaluna. Martina ha una particolare predilezione per i ritratti, dai quali riesce a far scaturire tutta la poesia ed emotività che a volte si perde nella spasmodica ricerca di un ideale fotografico patinato e glamour. Siamo felicissimi di intervistarla e di conoscere qualcosa in più di lei.
Quando hai iniziato a fotografare e cosa ti ha portato a capire che volevi farlo professionalmente?
Ho iniziato con una piccola compatta quando ancora andavo alle superiori scattando ciò che mi capitava intorno o incontravo: dalle foglie alle goccioline, ai tramonti, paesaggi, ecc. Nel 2013-2014, quando ho iniziato a viaggiare all’estero, rubavo scatti a persone sconosciute, per lo più coppie. Solo dopo anni mi sono avvicinata al mondo dei ritratti, dal 2016, così un po’ per gioco scattando alle mie compagne di classe ed amiche. Ho capito che poteva diventare qualcosa di più quando in molti mi richiedevano di scattare e mi proponevano progetti interessanti.
Cosa ti appassiona di più della fotografia di ritratto?
Mi piace l’idea dell’intimità della bellezza interiore ed esteriore, l’amore dando spazio espressivo al soggetto creando un legame con l’ambiente.
Scatti in analogico?
Purtroppo no, mi piacerebbe molto scattare in analogico soprattutto medio formato.
Che tipo di femminilità ti piace fotografare?
Una femminilità vera, infatti spesso fotografo ragazze così come sono, reali.
Su Instagram ti chiami @unfioresullaluna. Come mai la scelta di questo nome?
E’ nato dalla voglia di creare un nuovo profilo Instagram dedicato appunto ai ritratti tra il 2016 e il 2017, poiché avevo già nell’altro profilo il mio nome e cognome ero quindi costretta ad usare un “nome d’arte”. In quel periodo ascoltavo tantissimo i cantautori italiani emergenti e non, ed ero molto affezionata alla canzone Un fiore sulla luna di Dente. Malinconico ma allo stesso tempo speranzoso. Posso però dire di essere cresciuta e a tratti non so se mi ritrovo ancora in questo nome.
Scorrendo il tuo profilo, emerge una particolare delicatezza e sensibilità anche nell’approccio ai ritratti di coppia. Come riesci ad entrare in connessione con i tuoi soggetti?
Mi piace molto fotografare coppie perchè fuoriesce tutta l’intimità e l’amore che ci sta dietro ed è così reale e vero che diventa spontanea la connessione e poi l’amore è l’amore. No boundaries. Penso sia una cosa bellissima raccontare l’amore in generale nella sua semplicità.
Se dovessi scegliere una colonna sonora per le tue fotografie, quale sarebbe?
Un album che mi ha accompagnato molto negli ultimi anni e a cui sono molto affezionata è Blonde di Frank Ocean.
Come nutri il tuo immaginario?
E’ stato molto molto difficile nutrire l’immaginario negli ultimi tempi, un po’ mi ha spento tutta la situazione covid ma non ho mai mollato, sto cercando di ritrovare la via giusta per arricchire il mio immaginario. Anni fa lo nutrivo tantissimo con viaggi, film, musica. Pian piano spero di riprendere a viaggiare e a farmi ispirare da ciò che mi sta attorno.


Immagini courtesy of Martina Bertacchi (Instagram)